Questa vita è un portale per le donne

Guarda cos'è "ricompensa e punizione" in altri dizionari. Incoraggiamento e punizione nel processo educativo: pro e contro

Ministero dell'Istruzione e della Scienza della Federazione Russa

Agenzia federale per l'istruzione

Stato Istituto d'Istruzione Formazione professionale superiore

"Istituto pedagogico statale di Tobolsk intitolato a I.I.

DI Mendeleev.

Dipartimento di Pedagogia

Corso di lavoro

per disciplina: Pedagogia

Queste non sono solo sanzioni pecuniarie, ma sono meno complicate di quanto sembri. Difficoltà - l'uso di sanzioni e dichiarato nell'esposizione. L'uso delle sanzioni pecuniarie è molto facilitato dal capo, poiché queste sanzioni sono generalmente ben definite. In pratica, le sanzioni pecuniarie spesso si riducono all'assenza del pagamento del bonus, e alla scusa della sua assenza nelle regole di pagamento del bonus, il che rende il lavoro del capo molto più facile, perché ha quello che chiama. D'altra parte, in una situazione del genere, il subordinato raramente solleva obiezioni.

In generale, conosce le ragioni della mancanza di un bonus. Qual è il compito di questi capi? Il compito, in base alla loro relazione, è quello di avere un colloquio punitivo con il dipendente, in cui deve informare il subordinato della decisione di punirlo. La definizione di tale conversazione mostra che il piacevole non può appartenere, e in generale esiste. È una conversazione sgradevole, emotiva, sgradevole per molto tempo lasciando un'impressione sgradevole. Pertanto, molti capi hanno rinviato la conversazione il più a lungo possibile.

Argomento: Premi e punizioni in pedagogico

processo: pro e contro

Completato da: Studente del gruppo 32

Turnaeva Elena Viktorovna

Verificato (a): dottorato di ricerca Vardanyan MR

Tobolsk 2008


introduzione

CAPITOLO io . Premi e punizioni in processo pedagogico:

pro e contro

1.1. La storia del problema della ricompensa e della punizione nell'educazione dei figli

Allo stesso modo, quando evitano una conversazione del genere, i capi usano una delle loro tecniche di modifica del comportamento per evitare ritorsioni. Purtroppo evitare le multe e contare sulla reciprocità e “valutare” questo fatto da parte dei subordinati funziona solo in alcuni gruppi professionali e non per tutti. Questa non è sempre la soluzione migliore. Tuttavia, prima o poi devi fare una conversazione del genere, ed è bene tenere a mente alcune regole di base.

La conversazione stessa è solo una parte del processo di applicazione della pena, che deve essere svolto anche con professionalità. Una questione importante nell'applicazione della sanzione è che essa è proporzionale all'inadempimento e si riferisce a una specifica violazione delle conclusioni. La punizione del "tutto" è il comportamento del capo, tutt'altro che un professionista. Vale la pena accettare la regola - una violazione dell'ordine stabilito - una conseguenza.

nell'aspetto storico

1.2. Classificazione dei tipi e delle forme di incoraggiamento e punizione

Conclusioni sul primo capitolo

CAPITOLO II . Uno studio pratico di ricompensa e punizione

in un istituto scolastico

Conclusioni sul secondo capitolo

Conclusione

Elenco della letteratura usata

Applicazione

INTRODUZIONE

La conversazione, a sua volta, deve essere fatta con la consapevolezza che contiene alcuni elementi essenziali - fasi. Il primo è spiegare al subordinato qual è il motivo della conversazione. Il motivo della conversazione deve essere comunicato con fermezza e senza indebito ritardo. Dopo questa introduzione, puoi passare senza problemi alla spiegazione dei motivi specifici.

La chiave del successo di questo passaggio è indicare solo il comportamento indesiderato del dipendente, non il suo viso, e identificare in modo specifico un comportamento specifico e inappropriato. Immediatamente dopo la seconda fase, al subordinato dovrebbero essere ricordate le regole, le conclusioni, i protocolli degli standard violati.

Ci sono molti problemi complessi nella pedagogia dell'educazione e dell'educazione, ma uno dei principali e più importanti è il problema della stimolazione, ad es. come influenzare il bambino per ottenere da lui il comportamento desiderato. In un certo senso, questo è il fulcro delle principali difficoltà, ricerche, sforzi pedagogici, poiché l'intero successo del processo pedagogico dipende molto spesso dall'efficacia della stimolazione.

Si segnala inoltre che le regole sono state presentate in modo chiaro, quindi la punizione è una conseguenza naturale del comportamento dei dipendenti e non è frutto di eventuali pregiudizi del capo e non si basa su impressioni o allucinazioni, ma basata sui fatti. Rafforzando la giustificazione per il conseguimento della sanzione, il dirigente deve mostrare ai dipendenti gli effetti negativi che derivano dal comportamento non professionale del dipendente. Nel quarto passaggio ne vale la pena e devi renderti conto della perdita che la persona o l'azienda subiranno a causa di ciò.

Tutti coloro che hanno a che fare con i bambini sanno che con l'aiuto di ricompense e punizioni, l'insegnante raggiunge un comportamento disciplinato e responsabile del bambino. Allo stesso tempo, è importante tenere conto che per crescere i figli a scuola e in famiglia, oltre che nella società, “si intende una disciplina fondata non sulla paura, che priva le persone della fiducia, dà origine alla disonestà - stiamo parlando sulla disciplina costruita su un'elevata consapevolezza e responsabilità delle persone".

Anche qui i fatti saranno rilevanti. I dipendenti non possono essere ritenuti responsabili per danni diversi da quelli subiti dalla loro condotta. In caso contrario, il subordinato proverà un senso di ingiustizia e un senso di danno causato dall'azienda.

Il successivo, quinto passaggio è l'effettiva "introduzione" della sanzione, ovvero informando sulle conseguenze specifiche che il capo applicherà a una situazione particolare. A questo punto dovresti essere preparato molto prima. Di conseguenza, l '"altezza" della punizione dovrebbe essere determinata senza emozioni e l'applicazione di leggi, regole e piuttosto dure. Ogni punizione deve avere il suo inizio e la sua fine.

Al giorno d'oggi, ci sono una varietà di opinioni tra gli educatori e il pubblico in generale sull'uso di ricompense e punizioni nell'educazione dei bambini. Alcuni credono che sia necessario punire il più spesso possibile e incoraggiare il meno possibile, mentre altri, al contrario, consigliano di usare l'incoraggiamento più spesso, punendo solo occasionalmente. Alcune persone pensano che dovrebbero solo essere incoraggiate, ma non dovrebbero essere affatto punite. E c'è chi è convinto che la vera educazione sia educazione senza alcuna ricompensa o punizione.

Il passo naturale è far parlare il dipendente. Potresti chiamarlo il prossimo passo. Il dipendente dovrebbe essere in grado di risolvere questo problema. Questa non è la fase della discussione sull'adeguatezza della punizione e sulla sua forma. Avendo ipotizzato che il boss raggiunga la sanzione nei casi "confermati", in questa fase non dovrebbe esserci spazio per discutere la logica e l'importo della sanzione. Il subordinato deve spiegare solo le ragioni del suo comportamento. Il modo in cui il lavoratore reagisce alla punizione - Informazioni importanti Su di me.

Punire un dipendente non è un conflitto con lui, non è una lite e non dovrebbe nemmeno essere un trambusto, dopo di che il capo si offende. Al contrario, il fatto dell'imposizione della subordinazione è una situazione che richiede l'analisi delle cause e l'aiuto di un subordinato per correggere il suo comportamento. Pertanto, durante una conversazione che coinvolge una punizione, includi una sezione, una fase in cui il capo dichiarerà la sua disponibilità ad aiutare il subordinato a migliorare il comportamento. Tuttavia, questa fase dovrebbe essere chiusa solo fino alla data dell'assemblea separata in cui verrà fornita tale assistenza.

Il problema dell'uso di metodi di incoraggiamento e punizione è stato affrontato da K.D. Ushinsky, LN Tolstoj, VA Sukhomlinsky, AS Makarenko e altri. Attualmente, L.Yu. Gordin, NE Shchurkova, V.Yu. Pitukov. Ma è facile vedere che i lavori di questi e di molti altri scienziati sono pieni delle affermazioni più contraddittorie: da un'interpretazione esorbitantemente ampia di ricompense e punizioni, tentativi di farle passare come una sorta di mezzo educativo "universale", a un quasi totale negazione del loro significato pedagogico.

Durante una conversazione punitiva, non avviare il processo di "riparazione". Per aumentare l'impatto della punizione, il capo dovrebbe informare il subordinato di un forte aumento del livello delle conseguenze in caso di recidiva. Questo è importante perché alcuni dipendenti preferiscono sopportare determinate conseguenze piuttosto che fare sforzi per cambiare comportamento. Tuttavia, l'escalation delle sanzioni dovrebbe essere considerata in relazione alla validità di sanzioni più elevate dovute alla sostituzione di un altro dipendente di qualità superiore. L'eliminazione del livello di punizione per i subordinati in un ambiente collaborativo comporta la consueta riduzione dell'impatto di questo modificatore.

La ragione di questa situazione è che nella teoria pedagogica non c'è una chiara comprensione dell'essenza dell'incoraggiamento e della punizione come mezzi educativi. A volte le punizioni includono solo fustigazioni, esposizione a violenze brutali e solo le ricompense e i regali sono considerati ricompense. A volte, al contrario, qualsiasi approvazione è considerata un incoraggiamento, qualsiasi condanna è dichiarata punizione. Il risultato sono in teoria approcci estremi e mutualmente esclusivi, che hanno un impatto negativo sulla pratica dell'uso di ricompense e punizioni.

Se è possibile correggere l'errore, indipendentemente dalla sanzione già inflitta, il capo dovrebbe istruire il subordinato a correggere l'errore e non considerarlo come una punizione aggiuntiva. La fine della conversazione dovrebbe significare che questa è la fine della conversazione, ed è davvero finita. È meglio fare una pausa, soprattutto prima di ogni altro, ad esempio con un incontro di lavoro con lo stesso dipendente.

Cosa dovrebbe essere considerato quando si considera o si applica una punizione contro un subordinato? Primo, è meglio premiare che punire, e la punizione deve essere ben ponderata. In secondo luogo, la punizione finisce in una questione difficile, e il capo non dovrebbe "mostrare" il suo dispiacere o il "mestiere" che ha svolto. Il capo "annusa" - un capo che cerca inutilmente di incolpare un subordinato. La colpa è potente ingegneria sociale, ma dovrebbe essere usata in altre circostanze. In terzo luogo, punire solo negli occhi.

In questo modo, pertinenza questo problema conferma il principale obiettivo: determinare le condizioni per l'impatto dell'incoraggiamento e della punizione sul bambino.

Un oggetto la ricerca è un processo educativo.

Materia ricerca - metodi di incoraggiamento e punizione utilizzati nel processo di educazione degli studenti del 6 ° grado della scuola secondaria n. 11 a Tobolsk.

Inoltre, non dovresti sollevare il problema. Parlare di punizione dovrebbe essere fatto dopo il "raffreddamento" delle emozioni causato dal comportamento del dipendente. Come sapete, le emozioni non sono il miglior consigliere. Argomento 1: un programma di rieducazione completo ha risultati migliori della punizione. Il fatto che la punizione sia un modo per riapprendere è un aspetto sottile che non viene percepito e realizzato, come prevede il sistema. Ecco perché la rieducazione deve essere effettuata in modo sistematico, chiaro e per lungo tempo, in modo che una persona torni in una società "riprogrammata".

In connessione con l'obiettivo e gli obiettivi che ci siamo proposti ipotesi: l'uso di ricompense e punizioni sarà produttivo se gli studi diagnostici vengono eseguiti qualitativamente utilizzando domande e anche se si tiene conto caratteristiche dell'età studenti.

Per raggiungere l'obiettivo prefissato e verificare l'ipotesi avanzata nello studio, quanto segue compiti :

Questa riprogrammazione viene effettuata solo se si educa davvero una persona, cambiando la sua precedente mentalità e motivazione. Il sistema deve comprendere accuratamente le ragioni che hanno portato al degrado di una persona e riportarla sulla retta via. Questo non può essere fatto per punizione, ma per aspetti positivi. La convinzione di una persona che il suo sistema di valori non sia buono si attua non con la forza, ma con l'educazione. In conclusione, affinché le persone siano veramente restaurate, la società deve riabilitare e non punire.

1. Studiare la letteratura psicologica e pedagogica sul problema della ricerca.

2. Determinare il ruolo e il posto dell'incoraggiamento e della punizione nel processo pedagogico.

3. Sviluppare un sistema di domande - compiti per la diagnosi degli studenti.

4. Analizzare l'esperienza di utilizzo dei metodi nel processo pedagogico, l'interazione tra l'insegnante e gli studenti.

Articolo 2: La punizione crea conseguenze negative. Quando una persona riceve una punizione, tende a reagire negativamente. A causa della natura umana, una persona penserà che la punizione non è una forma di educazione, ma ha lo scopo di infliggere sofferenza. A questo proposito, la successiva riabilitazione sarà molto più difficile e la persona sarà molto meno collaborativa. Uno di questi esempi è l'alto tasso di recidiva per i detenuti in Romania che non vogliono collaborare con il sistema e quindi raggiungere lo stesso punto di partenza di deviazione.

5. Determinare le condizioni per l'impatto delle ricompense e delle punizioni sul bambino.

In accordo con gli scopi e gli obiettivi, tale metodi ricerca, come analisi teorica della letteratura psicologica e pedagogica, indagine, osservazione, sperimentazione, studio delle buone pratiche, metodi matematici e analisi dei risultati.

Corso di lavoro si compone di introduzione, due capitoli, conclusione, bibliografia, che comprende 30 titoli e appendici.

Argomento 1: messaggio negativo. La punizione è ridotta al minimo e i trasgressori devono solo seguire un trattamento, che può contribuire al crimine. La legge si basa principalmente sulla paura della punizione e anche la riduce e la trasforma in una vacanza per esplorare la psiche in un ambiente piacevole per evitare stress che possono creare un disagio all'istruzione, che non sarà più considerato un deterrente alla criminalità. Alcuni potrebbero persino commettere crimini poiché li porteranno in un ambiente piacevole dove attireranno l'attenzione.


CAPITOLO io . Incoraggiamento e punizione nel processo pedagogico: pro e contro

1.1. La storia del problema dell'incoraggiamento e della punizione nell'educazione dei bambini in un aspetto storico

Tutti coloro che hanno dovuto affrontare l'educazione dei bambini hanno usato metodi di incoraggiamento e punizione nella loro pratica.

Questi concetti sono generalmente percepiti come antipodi. Nel frattempo, la gamma semantica di questi concetti è estremamente ampia. Alcuni di questi valori sono molto diversi, mentre altri, al contrario, sono molto vicini.

L'esito del delitto avrà connotazioni positive che porteranno ad incoraggiamenti a commetterlo. Affinché una persona capisca che un crimine è un male, deve sentire che la sua pelle è una vera conseguenza, ovvero una punizione. Ecco perché i trasgressori dovrebbero essere incoraggiati, non riabilitati. Argomento 2: Costi massimi Il programma di riqualificazione è costoso: soprattutto la creazione di un ambiente confortevole per facilitare il lavoro con i criminali e, soprattutto, il pagamento di personale qualificato per le cure.

Sarebbe impensabile destinare fondi alle persone che hanno danneggiato l'azienda, soprattutto perché i soldi dei contribuenti sono già stati spesi per la carcerazione. Molti di questi criminali sono casuali e non hanno bisogno del tipo di trattamento che ricevono in un centro come questo. Molti possono imparare semplicemente punendo che è sbagliato rubare o commettere un crimine.

Quindi, ad esempio, "incoraggiamento" significa "approvazione", "assistenza", "accelerazione", "stimolazione", ecc. "punizione", a sua volta, significa "istruzione", "rimprovero", "punizione", "requisito" , “multa”, “incentivo”, ecc. Ma a volte antica Russia la parola "punire" significava "insegnare", "istruire". Eppure, nonostante l'"antipodstvo", incoraggiamento e punizione hanno un terreno comune.

Non più tardi di quando i bambini iniziano a entrare a far parte della squadra, loro vocabolario quasi inevitabilmente mostra la parola "colpa". E se in casa ci sono più fratelli, spesso i più grandi daranno il tono a inutili cacciatori colpevoli. “Non è colpa mia, è colpa sua”, sentito una dozzina di volte al giorno, può essere estenuante e frustrante per un genitore che si sveglia all'improvviso nella situazione di un giudice o, peggio, di un poliziotto che deve multarlo al macchiare. Ma i genitori farebbero bene a entrare in questa rete e pensare un po' prima di agire.

Nella teoria e nella pratica dell'educazione è diffuso il punto di vista secondo il quale qualsiasi approvazione, lode, espressione di fiducia e influenza pedagogica, finalizzata a stimolare le emozioni positive dell'allievo, viene solitamente chiamata incoraggiamento. La punizione include qualsiasi condanna, minaccia, censura. Il loro scopo è correggere il comportamento dei bambini in determinate situazioni difficili.

Gli educatori sostengono che la punizione ha un triplice significato: corregge il danno causato da un cattivo comportamento; aiuta a garantire che tali azioni non si ripetano, ad es. ha un carattere deterrente; rimozione della colpa.

A vecchi tempi la personalità è nata nell'umiliazione. Puoi nominare proverbi in cui questo si manifesta:

La frusta non è farina, ma ormai scienza.

Se non hai obbedito a tuo padre, obbedirai alla frusta.

Non ascolti lo spirito di mansuetudine, quindi con un bastone fino alle ossa.

Fino a due volte perdonano e una terza volta battono.

Ma già a quel tempo, le persone cercavano di deviare dai principi della punizione fisica:

Punisci i bambini con vergogna, non con tuoni e flagelli.

Dio perdonerà i colpevoli, ma il re concederà il diritto.

Ma con l'affievolirsi della paura delle punizioni corporali, - scriveva P.F. Kapterev, - a causa della graduale espulsione di queste ultime, molti lo hanno riconosciuto come assolutamente necessario per suscitare nei bambini una paura più sottile e delicata - la paura della sofferenza spirituale, la paura del tormento dell'orgoglio ferito, dell'ambizione insoddisfatta e della vanità, del tormento della rivalità, della lotta, della sconfitta. Nelle scuole sono state introdotte una serie di punizioni vergognose, ferendo l'orgoglio e, d'altra parte, molti premi ...

Le punizioni vergognose erano piuttosto varie e consistevano nel privare una parte del costume (ad esempio un grembiule nelle scuole femminili), portare i colpevoli in giro per la scuola, piantare all'ultimo banco o tavolo, prendere brutti voti, scrivere su un libro nero , ecc. . P." .

KD Ushinsky credeva che se la scuola e la famiglia organizzassero ragionevolmente l'intero processo di insegnamento e crescita dei figli, non avrebbero mai affrontato la questione della punizione e di altre misure di "guarigione". È meglio se l'educatore ottiene che le ricompense e le punizioni diventino inutili. "Inoltre, l'educatore non dovrebbe mai lodare il bambino in confronto agli altri, ma solo in confronto alla sua precedente imperfezione, o, meglio ancora, in confronto alla norma di quella perfezione che si ottiene", ha scritto. Grande importanza ha dato incoraggiamento morale in materia di educazione morale. "I bambini", ha scritto, "odiano gli insegnanti, dai quali non si ottiene mai l'approvazione o il riconoscimento di ciò che è ben fatto ... Questo uccide il desiderio di eccellenza".

A. I. Herzen ha sostenuto che l'educatore si vendica dei bambini con punizioni per la sua incapacità. A. Diesterweg credeva che i rigori" per la maggior parte sono allo stesso tempo inutili e non necessari quando l'educazione è condotta correttamente, cioè secondo la natura del bambino e la natura della materia stessa dell'educazione ... La punizione in generale dovrebbe porsi l'obiettivo di eliminare le punizioni.

V. N. Khudyakov ha definito la punizione come un metodo di influenza pedagogica, che dovrebbe prevenire azioni indesiderabili, rallentarle, causando un senso di colpa di fronte a se stessi e agli altri. A suo avviso, l'essenza della punizione sta nel fatto che il bambino prova un sentimento di pentimento, analizza il suo comportamento e le sue attività e trae conclusioni appropriate.

MV Lomonosov, d'altra parte, ha suggerito di usare ricompense e punizioni. Particolarmente distinti sono stati premiati con medaglie d'oro e d'argento, libri, strumenti matematici "alla presenza dell'intera palestra". Lomonosov ha usato rimproveri e minacce come punizioni. Per "scherzi vergognosi" la punizione è stata eseguita davanti a tutti gli studenti. Le punizioni corporali comuni nelle scuole, secondo la tradizione consolidata, furono usate anche da Lomonosov, sebbene ne raccomandasse l'uso come misura eccezionale, in alcuni casi, senza arrecare danno alla salute dei bambini. Come metodo e come condizione per l'istruzione e la formazione, Lomonosov considerava l'ordine e la disciplina.

Nell'educazione e nell'istruzione, Lomonosov considerava importanti metodi come la persuasione e l'esempio.

L'impraticabilità di queste e simili affermazioni divenne evidente al primo incontro con la realtà. Ma il fatto stesso di negare questa realtà era un fenomeno progressivo.

Anche il ruolo di A. S. Makarenko è importante. Credeva che fosse necessario incoraggiare più spesso e punire occasionalmente, solo se necessario. Al giorno d'oggi, ci sono opinioni diverse tra gli educatori sull'educazione dei bambini. Sh.A. Amonashvili, invece, ritiene che sia necessario incoraggiare, ma non è necessario punire affatto.

Ma non esiste un approccio unico per crescere i figli. Lo stesso approccio a bambini diversi non produce gli stessi risultati. Ciò è spiegato dal fatto che, quanti bambini, tanti personaggi diversi, separati, inerenti solo a un bambino e unici in un altro, qualità individuali. Chiunque si occupi dell'educazione dei bambini deve tenere conto delle sue caratteristiche individuali e dell'età nella scelta dei metodi di influenza educativa.

1.2. Classificazione dei tipi e delle forme di incoraggiamento e punizione

In generale, ricompense e punizioni sono un insieme di mezzi per regolare le relazioni che costituiscono il contenuto della situazione pedagogica, in cui queste relazioni devono essere modificate in modo evidente e rapido.

La caratteristica principale su cui riteniamo opportuno classificare i tipi e le forme di incoraggiamento e punizione è il metodo per stimolare e inibire l'attività dei bambini, il metodo per introdurre cambiamenti nelle loro relazioni. Su questa base, L.Yu. Gordin nel suo lavoro identifica i seguenti tipi di ricompense e punizioni:

1. Premi e punizioni legate al cambiamento dei diritti dei bambini.

2. Premi e punizioni associati a cambiamenti nei loro doveri.

3. Premi e punizioni associati a sanzioni morali.

All'interno di ciascuno di questi gruppi di ricompense e punizioni, esiste un'ampia varietà di forme del loro utilizzo, ma possono anche essere suddivise nelle seguenti forme principali:

a) premi e punizioni svolti secondo la logica delle “conseguenze naturali”;

b) ricompense e punizioni tradizionali;

c) premi e punizioni sotto forma di estemporanea.

La classificazione dei tipi e delle forme di incoraggiamento e punizione è in gran parte condizionale e non riflette tutta la ricchezza delle possibilità pratiche per l'utilizzo di questi mezzi educativi. Lo scopo di questa classificazione è aiutare a comprendere la varietà delle situazioni della vita reale di ricompensa e punizione. Allo stesso tempo, l'educatore deve avere un'idea delle misure specifiche più tipiche di incoraggiamento e punizione utilizzate nell'educazione dei bambini e degli adolescenti. Allo stesso tempo, va tenuto presente che questa o quella misura è associata all'atto del bambino non direttamente, ma solo attraverso l'analisi di una situazione specifica, tenendo conto di tutte le relazioni che compongono questa situazione.

Considera prima il principale le misure incoraggiamento nel crescere i figli. Tra le misure di incoraggiamento individuale e collettivo più comunemente utilizzate va citata anzitutto l'attribuzione di doveri onorari. Gli ordini onorari come misura di incoraggiamento sono ampiamente utilizzati in famiglia. Ad esempio, lavare i piatti dopo il tè può essere affidato occasionalmente a un bambino di 5-8 anni, sotto forma di ricompensa.

L'incentivo è fornendo aggiuntivo diritti. Va tenuto presente che la concessione di diritti aggiuntivi può portare all'opposizione dei singoli bambini alla squadra. Pertanto, è importante che tali incentivi siano effettuati tenendo conto opinione pubblica collettivo, era in larga misura una funzione del collettivo.

Uno degli incentivi più comuni è premio onorario posti in gara. Questo è accompagnato da premi collettivi e individuali - premi, doni, lettere d'onore e di lode, ecc. Particolarmente utilizzati sono gli incentivi sotto forma di regali in famiglia. Il desiderio di una certa categoria di genitori di fare a tutti i costi regali costosi ai propri figli diventa fonte di difficoltà di educazione in famiglia ea scuola.

Varie sono le forme peculiari di assegnazione di posti d'onore nelle attività competitive e creative degli scolari Mostre il migliore lavori bambini: disegni, artigianato, saggi. Dovrebbe ricevere vari tipi di certificati d'onore e gagliardetti.

Il loro numero non dovrebbe essere eccessivo. È importante che la consegna di questi premi ai vincitori del concorso avvenga in un'atmosfera solenne: in linea o in collezione, nell'aula scolastica, ecc.

Ma in nessun modo dovrebbe essere considerata una ricompensa. perdono. Questa non è una ricompensa, ma una liberazione dalla tensione della colpa, una punizione attesa o già ricevuta, in sostanza, la riconciliazione. Come ogni liberazione, il perdono genera buoni sentimenti al liberatore. Solo allora il bambino amerà il padre o la madre punitivi e sperimenterà nuove offese come il desiderio di migliorare, fare pace e comportarsi bene in futuro.

Ma non perdonare mai nulla significa un comportamento insensibile, disumano, antipedagogico. Non farà che aumentare il divario tra insegnante e bambino. Ma sempre disposti a perdonare tutto significa perdere l'autorità e la capacità di influenzare il bambino. Quindi anche qui la prudenza e la comprensione delle qualità individuali del bambino serviranno da guida migliore.

Ora considera il più comune e giustificato le misure punizione a scuola e in famiglia, comprese le punizioni formali degli studenti.

La punizione più comune è commento insegnanti. In primo luogo, deve essere rivolto a uno specifico trasgressore dei requisiti del docente, delle regole per gli studenti e, in secondo luogo, deve essere svolto in una forma educata, ma ufficiale, categorica ed eseguito con l'ausilio di una richiesta diretta diretta.

In alcuni casi, l'insegnante può utilizzare una misura come ordine alunno alzarsi alla festa. Tale punizione è opportuna nelle classi giovanili e adolescenti, in relazione agli studenti irrequieti e non riuniti. In piedi vicino al banco, sotto lo sguardo dell'insegnante, attirando l'attenzione di tutta la classe, lo studente si concentra involontariamente, acquisisce compostezza. Dopo essersi accertato che gli sia pervenuto il significato della punizione, il maestro dovrebbe metterlo al suo posto. L'errore degli insegnanti è che mettono lo studente vicino al banco per molto tempo, e talvolta riescono a mettere diversi delinquenti di questo tipo a diverse estremità della classe e tenerli così fino alla fine della lezione.

Una vita così lunga è dannosa per il bambino, lo stanca. La punizione si trasforma in una specie di umiliazione, provoca una protesta naturale. Di conseguenza, lo studente, cogliendo un momento in cui l'insegnante non lo guarda, inizia a intrattenere gli altri, cercando il loro sostegno e la loro simpatia. Di solito il caso si conclude con l'insegnante che rimuove l'autore del reato dalla classe e lui, sentendosi un "eroe", va nel corridoio, accompagnato dai sorrisi di approvazione dei suoi compagni.

Non è un caso allontanamento dalla classe- una delle misure punitive, la cui opportunità provoca un acceso dibattito tra insegnanti e genitori.

L'allontanamento dalla classe è possibile solo in caso di chiara, aperta, dimostrativa disobbedienza dello studente alle esigenze del docente, quando lo studente si comporta in modo provocatorio, offensivo nei confronti del docente e dei suoi compagni, quando il docente si sente fornito con il sostegno dell'opinione pubblica della classe. Bisogna ammettere che in una parte significativa dei casi in cui questa misura è utilizzata, il suo uso è stato causato dall'irritazione dell'insegnante, dalla sua incapacità di prevedere il conflitto, a volte - rivolgendosi senza tatto allo studente.

Tuttavia, anche nel caso in cui l'allontanamento dalla classe sia davvero necessario e l'insegnante sia stato in grado di eseguire con calma, ma allo stesso tempo con fermezza e sicurezza, questa misura, deve tenere presente che la punizione non è completata. Per esaurire il conflitto, è necessario, a seconda della situazione specifica, completare la punizione in un modo o nell'altro dopo la lezione. A volte l'insegnante, trovandosi in uno stato di irritazione, accompagna la persona allontanata con la frase: "Non venire più alle mie lezioni! ..".

Una punizione molto seria è rimprovero. Il suo significato sta nella condanna morale dell'atto dello studente. Pertanto, l'effetto pedagogico di questa punizione non può ridursi solo all'atto formale di rimprovero, a scriverlo in un diario o in un ordine per la scuola. Se una discussione acuta e di principio sul comportamento dello studente in un incontro con il direttore o consiglio pedagogico, con la partecipazione dei suoi compagni, questa misura di punizione diventa abbastanza forte.

Affinché i bambini si formino la convinzione che un rimprovero è una misura molto grave di punizione, in nessun caso un rimprovero dovrebbe "per avvertimento", come talvolta, purtroppo, accade.

Una discussione sull'atto negativo di uno studente può non terminare con un rimprovero, ma limitarsi solo ad annunciargli un rimprovero orale oa fare un'annotazione disciplinare in un diario. Tale registrazione non dovrebbe riflettere l'agitazione emotiva dell'insegnante, ma contenere solo una condanna, espressa in una forma ufficiale e contenuta.

Insieme ai documenti ufficiali stipulati, le scuole utilizzano anche tali misure punitive pedagogicamente convenienti, il cui uso è associato alle tradizioni e alle caratteristiche di gruppi specifici. Utilizzato, in particolare, una misura come l'assegnazione di mansioni lavorative aggiuntive ( vestito).

Un altro provvedimento sanzionatorio, che determina anche la regolamentazione dei diritti e degli obblighi dello studente, è sospensione da tempo dal lavoro, dalla partecipazione a una causa collettiva socialmente utile. L'uso di questa misura è consigliabile se la persona punita ha un atteggiamento positivo nei confronti di questa attività, apprezza l'opportunità di parteciparvi insieme ai suoi compagni.

È impossibile come punizione privare il bambino delle passeggiate, del cibo, di ciò di cui ha bisogno per il normale sviluppo. Inoltre, va ricordato che le punizioni associate a determinate restrizioni, privazioni, sono generalmente accettabili solo in relazione ai bambini in età prescolare e agli studenti più giovani.

Può anche essere usato come punizione rinvio promozione prevista . Ad esempio, puoi rimandare per un po' l'acquisto di qualcosa: una bicicletta, una macchina fotografica. Ma ancora, nella punizione, come nell'incoraggiamento, la giustizia è estremamente importante.

1.3. L'incoraggiamento e la punizione come mezzi di correzione pedagogica

L'analisi delle principali tipologie e forme di esigenze pedagogiche mostra che sia il gruppo positivo di forme di requisiti indiretti (richiesta, fiducia, approvazione) sia il gruppo negativo (minaccia, espressione di sfiducia, condanna) sono utilizzati ad ogni passo, in situazioni dove non c'è bisogno di distinguere poi uno o l'altro studente dalla massa generale.

L'uso di ricompense e punizioni come mezzo di correzione pedagogica deve essere soddisfatto dalla presenza di una determinata situazione, è caratterizzato da una decisione ben nota dell'insegnante o del gruppo associata alla selezione di uno degli alunni (o del gruppo ) dalla massa generale, tuttavia, di regola, senza una forte opposizione nei loro confronti, modificando i loro diritti e doveri, nell'équipe, il rapporto dell'insegnante e dell'équipe con loro. La combinazione di queste caratteristiche fornisce un'azione correttiva.

Le situazioni di ricompensa e punizione lo sono casi speciali situazioni psicologiche e pedagogiche complesse, caratterizzate dalla necessità di adeguare le relazioni, introducono in esse dei cambiamenti dosati con precisione, ovvero la loro correzione pedagogica.

L'emergere e l'uso pedagogicamente opportuno di tali situazioni è dovuto alla necessità di formare bisogni più significativi dell'individuo e del gruppo.

La necessità di usare l'incoraggiamento in una varietà di attività per i bambini è stata notata da V. E. Gmurman. "È possibile evitare di catturare singoli studenti e singole classi... incoraggiando un'ampia varietà di risultati in vari campi di attività", ha scritto. Ciò consente di stimolare, capacità e inclinazioni sia nell'ambito della didattica che in una varietà di attività extracurriculari.

All'inizio del lavoro con la squadra, l'insegnante incoraggia le azioni individuali dei suoi alunni: può essere una classe pulita esemplare, un'escursione organizzata, ecc. Tuttavia, man mano che si forma una sana opinione pubblica della squadra, la manifestazione stabile di alcuni le qualità morali diventano oggetto di incoraggiamento: responsabilità, organizzazione, adesione ai principi, assistenza reciproca.

La situazione della punizione è situazione di conflitto. Il significato della punizione come mezzo di correzione risiede nel suo uso relativamente precoce e nel dosaggio accurato. Pertanto, l'uso della punizione nelle condizioni di un processo educativo normalmente scorrevole è del tutto possibile in situazioni in cui gli atteggiamenti dell'alunno sono generalmente positivi.

Una condizione importante per lo sviluppo dell'autostimolazione nell'uso di premi e punizioni è il rispetto della misura. È anche difficile dire cosa c'è di più dannoso nell'educazione: lode, abuso di incoraggiamento o, al contrario, punizione per qualsiasi motivo. A differenza di tali forme di requisiti indiretti come l'approvazione e la condanna, che sono quotidiane, le influenze ordinarie sugli alunni, l'incoraggiamento e la punizione come mezzi di correzione dovrebbero essere usati molto meno frequentemente.

Possiamo dire che l'effetto dell'uso di ricompense e punizioni è inversamente proporzionale alla frequenza del loro utilizzo. Solo nei casi in cui la necessità di incoraggiamento o punizione è rigidamente e inequivocabilmente dettata da una specifica situazione, si dovrebbe ricorrere ad essi.

L.Yu. Gordin, BT Likhachev e V.L. Levi, studiando la punizione come metodo correttivo, offre i seguenti principi per il suo utilizzo:

1. La punizione è efficace quando è chiara al bambino, ed egli la ritiene giusta. Dopo la punizione, non lo ricordano e con il bambino vengono mantenute normali relazioni.

2. Se il bambino è colpevole, può essere punito una sola volta. Anche se si commettono più atti contemporaneamente, la punizione può essere severa, ma una sola, per tutto in una volta.

3. Usando la punizione, non puoi insultare il bambino. Non puniamo per ostilità personale, ma per necessità pedagogica.

4. Non punire se non c'è piena fiducia nella giustizia e nell'utilità della punizione.

5. Non lasciare che la punizione diventi un'arma di vendetta. Coltiva la convinzione che il bambino venga punito per il suo bene.

6. La punizione non dovrebbe nuocere alla salute del bambino, né fisica né morale. Se il bambino è malato, astenersi dalla punizione.

7. Qualunque sia la punizione, il bambino non dovrebbe averne paura. Deve sapere che in certi casi è inevitabile. Non dovrebbe aver paura della punizione, non della rabbia, ma del tuo dolore.

Pertanto, la punizione deve essere giusta, così come la ricompensa adeguata, cioè devono essere usati abilmente.


Conclusioni sul primo capitolo

Riassumendo, vorrei sottolineare che l'uso dei metodi di incoraggiamento e punizione dovrebbe essere basato sul principio dell'umanesimo. Dovrebbero mostrare preoccupazione per la crescita dell'individuo.

Pertanto, va ricordato che nelle famiglie ben educate, dove si è sviluppata una disciplina consapevole e c'è comprensione reciproca, è possibile per molto tempo fare a meno della punizione. Il leader dovrebbe essere il metodo di incoraggiamento, il metodo ausiliario dovrebbe essere la punizione.

Questi metodi dovrebbero essere personalizzati, tenendo conto dell'età, caratteristiche psicologiche personalità e situazione pedagogica. E anche quel tatto nel premiare e nel punire è un elemento necessario.

L'uso di ricompense e punizioni come mezzo di correzione pedagogica dovrebbe corrispondere alla presenza di una certa situazione,

La combinazione di queste caratteristiche fornisce un'azione correttiva.

Non esiste un approccio unico per crescere i figli. Lo stesso approccio a bambini diversi non dà gli stessi risultati, cioè quanti bambini, tanti caratteri diversi, individuali, inerenti solo a un bambino e unici in un altro qualità individuali.

La necessità di utilizzare ricompense e punizioni in ogni caso specifico non deriva da una sorta di "scala" di vizi e virtù, seguita da una dose rigorosamente misurata di misure punitive e ricompense, ma dalla necessità di correggere il comportamento dei bambini che si manifesta realmente in questa situazione pedagogica.

Possiamo dire che l'effetto dell'uso di ricompense e punizioni è inversamente proporzionale alla frequenza del loro utilizzo. Solo nei casi in cui la necessità di incoraggiamento o punizione è rigidamente e inequivocabilmente dettata da una situazione specifica, è necessario farvi ricorso.


CAPITOLO II . Uno studio pratico di ricompensa e punizione in un istituto di istruzione

2.1. Metodologia e metodi di ricerca

Il lavoro di ricerca è stato svolto nella scuola secondaria n. 11 della città di Tobolsk. All'esperimento hanno partecipato studenti delle classi prime e insegnanti. Tra loro, 8 ragazze e 9 ragazzi. Gli adolescenti fungevano da gruppo di controllo. scuola media per un totale di 17 persone.

Gli obiettivi di questa fase dello studio sono:

1. Rivelare lo stato reale dell'uso di ricompense e punizioni in processo educativo.

2. Determinare le condizioni necessarie per la ragionevole applicazione di tali metodi.

Al fine di identificare metodi di incoraggiamento e punizione per lo stato emotivo degli studenti, è stato utilizzato il metodo dell'interrogatorio. Questionario tipo misto Incoraggiamento e punizione» contiene domande proposte separatamente a studenti e insegnanti (vedi Appendice n. 1, 2). È stato compilato da noi ed è destinato sia agli studenti che agli insegnanti. Il questionario comprende tredici domande per gli studenti e nove per gli insegnanti.

Di conseguenza, l'indagine proposta consentirà di scoprire quanto sia adeguata la frequenza di utilizzo dei metodi, quali misure di influenza prevalgono tra gli insegnanti, nonché l'atteggiamento nei confronti dei metodi stessi di premiazione e punizione di insegnanti e studenti.

Abbiamo anche utilizzato la scala "Efficacia dello stile pedagogico" di N.A. Aminova, NI Shelikhova (vedi Appendice n. 3).

Obbiettivo: determinazione delle differenze individuali nell'autoregolamentazione delle attività educative (nell'instaurazione e nel mantenimento della comunicazione didattica).

Questa scala è stata costruita dagli studenti delle scuole pedagogiche e la classificazione empirica dei metodi di ricompensa proposta da Paul Massen e altri è servita come base per la creazione della scala.

La scala è composta da 24 affermazioni collegate a coppie (1-2, 3-4, ecc.) e una formula di ridimensionamento. Al soggetto viene chiesto, dopo aver letto le dichiarazioni, di valutare su una scala di nove punti quanto correttamente riflettano le sue idee sullo stile efficace dell'influenza pedagogica.

Nel modulo di risposta, di fronte al numero della dichiarazione, devi inserire il numero corrispondente all'opzione di risposta selezionata. Vengono offerte 9 risposte: “+ 4” - sì, decisamente (accordo molto forte), “+ 3” - sì, è vero (accordo forte), “+2” - in generale, sì (accordo medio), “+ 1” - piuttosto sì che no (debole accordo), "0" - né sì né no, "-1" - piuttosto no che sì (debole disaccordo), "-2" - in generale, no (medio disaccordo), " -3" - no, errato (forte disaccordo), "-4" - no, assolutamente sbagliato (forte disaccordo).

La formula dello scaling consente al soggetto di valutare ogni affermazione sia positivamente che negativamente ed esprimere in modo più emotivo il grado di accordo all'interno di ciascuna categoria.

Quindi, un'interpretazione degli indicatori assoluti ed equilibrati di preferenza per efficace e non metodi efficaci incoraggiamento.

È stato chiesto anche agli intervistati questionario per i genitori su: "Incoraggiamento e punizione nell'allevare un figlio"(vedi Appendice n. 4). Il questionario permette di scoprire un quadro completo e differenziato delle relazioni genitore-figlio dal punto di vista dei genitori. Ci sono cinque domande in totale.

La stessa procedura di indagine viene svolta in forma anonima e, dopo aver raccolto i questionari compilati, gli stessi vengono analizzati e, sulla base, vengono fornite adeguate spiegazioni.

Questo questionario ti consente di concentrarti sull'identificazione delle relazioni parentali. L'atteggiamento dei genitori è inteso come un sistema di sentimenti verso il bambino, stereotipi comportamentali praticati nella comunicazione con lui, ecc.

2.2. Analisi e interpretazione di dati empirici

Al nostro studio hanno preso parte i genitori dei bambini della classe 6a, gli stessi studenti e gli insegnanti.

Dopo aver condotto il questionario "Incoraggiamento e punizione", abbiamo ricevuto i seguenti risultati:

1. Alla domanda: quante volte vieni punito? – è stato dato il 59% delle risposte negative; "di tanto in tanto" - 25%; e, infine, "spesso" è stato dato dal 16% degli studenti. Alla domanda sui premi, il 56% ha risposto "spesso", il 20% - di tanto in tanto, il 24% - "raramente".

Gli insegnanti hanno risposto a queste domande: usano spesso le punizioni (4-5 volte al giorno) - 22%, non molto spesso (2-3) - 50%, raramente - 28. Il 50% degli insegnanti usa spesso l'incoraggiamento, il 44% - non molto spesso e il 6% raro.

Tabella 1

Frequenza di utilizzo dei metodi punitivi


Tabella numero 2

Frequenza di applicazione delle modalità di incentivazione

Analizzando i dati ottenuti, va notato che la frequenza di utilizzo dei metodi di incoraggiamento e punizione è abbastanza adeguata. Il positivo prevale sul negativo.

2. Rispondendo alla domanda: “Come vieni punito più spesso?”, sono stati ottenuti i seguenti dati: il 50% degli studenti ha disposto i tipi di punizione nel seguente ordine: rimprovero, rimprovero, restrizione e punizione fisica. Il 13% ha indicato la "punizione fisica" come il tipo di punizione più utilizzato, il 19% - pone questa forma al secondo posto in termini di frequenza di utilizzo, il 38% - il rimprovero come il più comune, restrizione - 8%. Il più utilizzato tra gli insegnanti - "rimprovero" - 44%, "rimprovero" - 20%, "punizione fisica" - nessuno ha notato.

Tabella n. 3

L'uso delle punizioni

Per quanto riguarda l'incoraggiamento, qui abbiamo i seguenti risultati: il 40% degli studenti ha indicato il seguente ordine di tipi di incoraggiamento in termini di frequenza di utilizzo: lode, approvazione, voti; 50% - approvazione messa all'ultimo posto. Il 30% degli insegnanti ha disposto in modo diverso: approvazione, lode, valutazione. Di questi, il 16% degli insegnanti usa lodi nella pratica, solo valutazione - 8% e tutti allo stesso modo - 30%.

Pertanto, vediamo che gli insegnanti ricorrono all'uso di misure più forti, aggirando semplici misure come "approvazione" e "disapprovazione".

3. La domanda successiva del questionario è l'equità dell'applicazione di premi e punizioni. Il suo scopo era determinare se l'uso di metodi di ricompensa e punizione soddisfaceva i requisiti dello studente. Il 48% degli studenti nota di essere punito in modo equo, il 22% - ingiustamente, il 30% - a volte. Per quanto riguarda l'incoraggiamento, il 90% nota correttezza; Il 96% degli insegnanti è sicuro di utilizzare ricompense e punizioni sempre giuste.

Tabella n. 4

L'equità nell'uso dei metodi di incoraggiamento e punizione (opinione degli studenti)

Modifica del comportamento - 31%;

Correzione dei tratti di personalità esistenti - 23%;

Formazione di un'adeguata autostima - 22%;

Mettere le cose in ordine - 7%.

Il 68% degli insegnanti afferma che i metodi vengono utilizzati con successo, il 32% ne dubita.

6. Alla domanda sull'impatto della punizione sullo stato emotivo del bambino, il 50% ha risposto di aver paura della punizione; il 38% ha paura di turbare i propri genitori e insegnanti; Il 12% non ha paura di nulla. Questi ultimi hanno risposto in questo modo perché o sono abituati a ricompense e punizioni sistematiche o non sono affatto puniti.

Tabella n. 6

La reazione degli studenti alla punizione

7. Necessità della punizione: il 70% degli studenti è favorevole, il 30% contrario; L'82% degli insegnanti è favorevole e il 4% contrario, l'8% lo ritiene possibile a determinate condizioni.

Tabella numero 7

Necessità di punizione

Analizziamo ora i risultati ottenuti sulla scala "Efficacia dello stile pedagogico" di N.A. Aminova e N.I. Shelichova. Per un'elaborazione più specifica dei dati ricevuti, abbiamo dovuto eseguire le seguenti operazioni di calcolo:

1. In primo luogo, è stato necessario sommare i punteggi “grezzi” per ogni elemento dispari della scala e dividere l'importo risultante per 12:

EP \u003d ∑ (x 1 + x 3 + ... + x 11) / 12

Sostituendo i dati della prima sottoscala in questa formula, abbiamo ottenuto 1.8. Il quoziente di divisione (PP) in questo caso è una misura empirica della tendenza dell'insegnante a preferire metodi efficaci per incoraggiare il suo allievo.

NEP \u003d ∑ (x 2 + x 4 + ... + x 12) / 12

Dopo aver sostituito i dati della seconda sottoscala, abbiamo ottenuto 1.6. Il quoziente di divisione (NEP) è una misura empirica della tendenza di un educatore a utilizzare metodi inefficaci per incoraggiare il suo studente.

3. Ora calcoliamo la differenza tra EP e NEP:

Ac \u003d PE - NEP

Il valore dell'asimmetria delle valutazioni - 0,2 è una misura dell'equilibrio dei metodi di "incoraggiamento" nel processo di comunicazione didattica.

Tabella n. 8

Interpretazione di indicatori assoluti ed equilibrati di preferenza per modalità di incentivazione efficaci ed inefficienti


Poiché il PE era maggiore del NEP (1,8>1,6), l'insegnante aveva la tendenza a usare metodi efficaci di incoraggiamento. Lo stile dell'insegnante non era focalizzato sul risultato, ma sull'azione. La misura relativa di AS secondo il risultato calcolato dalla formula: AC = EP - NEP mostra un'asimmetria positiva della preferenza EP, cioè facilitazione, che indica l'efficacia dello stile pedagogico di insegnamento dell'insegnante.

Analizziamo ora le risposte ricevute a seguito del sondaggio dei genitori. Ci è stato proposto un questionario sul tema: "Incoraggiamento e punizione nell'allevare un figlio".

Di conseguenza, è stato rivelato quanto segue:

1. Alla domanda: quanto conosci tuo figlio? Il 79% dei genitori ha dato una risposta positiva; 9% - negativo e il 12% conosce male il proprio figlio.

Tabella n. 9

Conoscenza del bambino

Ciò suggerisce che, nonostante le risposte negative, la maggior parte dei genitori conosce bene il proprio figlio.

2. Considerando la questione del tempo dedicato all'istruzione, si ottengono i seguenti dati: il 45% dei genitori presta attenzione ai propri figli 24 ore su 24. 35% - 5-6 ore al giorno e 20% 1-2 ore. Da ciò possiamo concludere che un numero così piccolo di genitori che prestano attenzione ai propri figli 24 ore su 24 è la ragione del loro lavoro. Lo stesso 45% dei genitori impegnati nell'istruzione durante il giorno, a nostro avviso, è iperprotettivo.

3. La domanda successiva nel questionario riguardava la frequenza degli elogi per il successo. Abbiamo riscontrato che l'85% dei genitori loda spesso il proprio figlio, il 13% a volte e il 2% mai. La cosa buona di questa situazione è che la maggior parte dei genitori usa ancora lodi e lo usa spesso. La cosa principale, tuttavia, è che l'elogio è appropriato e non porta a conseguenze indesiderabili (ad esempio coccole). Come per il due per cento dei genitori, è sbagliato educare i genitori. E qui possiamo parlare sia della mancanza di interesse nel crescere un bambino, o dell'incapacità di usare i metodi di educazione nella pratica, o di uno stile di educazione autoritario.

4. Per quanto riguarda l'incoraggiamento, qui abbiamo i seguenti dati: la maggior parte dei genitori indicava il seguente ordine delle forme di incoraggiamento in base alla frequenza di utilizzo: basta lodare, gioire con lui dei suoi successi, comprare regali, dare denaro. Il 40% dell'acquisto di cose costose viene messo all'ultimo posto.

5. Considerando l'uso delle forme di punizione, sono stati ottenuti i seguenti dati: la maggior parte dei genitori ha classificato le forme di punizione come segue: in primo luogo hanno messo le urla contro il bambino, l'uso della forza fisica, il secondo - il divieto di camminare , parlare con gli amici, poi punizione con il travaglio e, infine, guardare la TV.

Spesso, quando puniamo un bambino, non pensiamo nemmeno a quali conseguenze questo può portare.

Allan Fromm nel suo lavoro ha formulato alcuni dei pericoli in agguato nella punizione:

1. Sculacciando un bambino, gli insegni ad avere paura di te.

2. Il comportamento del bambino sarà basato su basi imprevedibili e non sulla comprensione e accettazione delle leggi della moralità.

3. Mostrando i tratti peggiori del tuo carattere di fronte ai bambini, dai loro un cattivo esempio.

4. Le punizioni corporali richiedono meno intelligenza e capacità dei genitori rispetto a qualsiasi altra misura educativa.

Fromm ha anche proposto una serie di regole per ciò per cui un bambino non dovrebbe essere elogiato. Eccone alcuni:

non dovrebbe essere lodato per ciò che è dato dalla natura; perché ciò che si ottiene non con i propri sforzi, con il proprio lavoro; più di due volte per la stessa cosa; per pietà; per desiderio di piacere.

Pertanto, analizzando l'uso di ricompense e punizioni nel processo pedagogico, possiamo trarre le seguenti conclusioni:

1. La frequenza di utilizzo dei metodi da parte degli insegnanti è adeguata, poiché le risposte positive prevalgono su quelle negative.

2. Gli insegnanti ricorrono a misure più forti, aggirando l'approvazione e la disapprovazione, poiché sono le misure più semplici.

3. Gli insegnanti dovrebbero rivolgere la loro attenzione all'equità della punizione, poiché gli studenti sono profondamente consapevoli dell'ingiustizia, poiché sono le misure più semplici.

4. Gli insegnanti dovrebbero prestare attenzione all'equità della punizione, poiché gli studenti sono profondamente consapevoli dell'ingiustizia.

5. Basta gran numero gli studenti hanno paura della punizione stessa.

Conclusioni sul secondo capitolo

Al nostro studio hanno preso parte i genitori dei bambini del 6° anno, gli stessi studenti e gli insegnanti. A seguito dei test abbiamo individuato le seguenti condizioni:

5. Introdurre meno divieti e dovrebbero essere chiari.

Di conseguenza, possiamo sostenere che la punizione e la ricompensa dovrebbero essere usate con cautela e, se lo si desidera, dovrebbero essere trovati altri modi per risolvere i problemi.

Conclusione

Nel nostro lavoro, abbiamo studiato la letteratura su questo argomento. Abbiamo cercato di trovare condizioni ottimali applicazione del metodo di incoraggiamento e punizione.

Abbiamo individuato le seguenti condizioni:

1. L'incoraggiamento come dominante valutativa.

2. La predominanza di tipi di premi e punizioni, nonché azioni valutative nascoste.

3. Punire lo studente, per enfatizzare non solo le relazioni negative, ma anche per risvegliare un senso di coscienza, aiutare a realizzare l'errore, attivare il desiderio di correggerlo.

4. Considera caratteristiche individuali bambino.

5. Introdurre meno divieti e dovrebbero essere chiari.

6. La punizione e l'incoraggiamento devono essere equi e coerenti con le azioni.

L'incoraggiamento e la punizione dovrebbero essere usati sempre di più come una correzione pedagogica, un'influenza calcolata con precisione e sottilmente attuata dall'insegnante e dall'opinione pubblica del collettivo.

Gli sforzi congiunti di scienziati di vari campi, insegnanti e pubblico in generale aiuteranno a risolvere positivamente le notevoli difficoltà che la scuola e la famiglia stanno vivendo in relazione al problema della ricompensa e della punizione nell'educazione dei bambini.

Padroneggiare l'arte di applicare ricompense e punizioni richiede un grande sforzo sia da parte degli insegnanti che dei genitori. “La punizione è una cosa molto difficile; richiede grande tatto e cautela da parte dell'educatore ", ha sottolineato A. S. Makarenko. Lo stesso vale per gli incentivi.

In accordo con ciò, possiamo dire che una corretta educazione è educazione senza punizione.


Bibliografia

1. Bunakov N. F. Opere pedagogiche selezionate, M., 1953.

2. Veikshan VA LN Tolstoj - insegnante del popolo - M.: Istruzione, 1959 - 103 p.

3. Gippenreiter Yu.B. Comunica con il bambino. Come? - M.: Mass-Media, 1995 - 240 p.

4. Gmurman V. E. Incoraggiamento e punizione a scuola, M., 1962.

5. Gordin A. Yu Educazione morale degli scolari nel lavoro, M., 1967.

6. Gordin L. Yu Incoraggiamento e punizione nell'educazione dei bambini. M., "Pedagogia", 1971. - 200 p.

7. Disterveg A. Opere pedagogiche selezionate, M., 1956.

8. Dragunova TV Adolescente - M.: La conoscenza, 1976 - 234 p.

9. Krutetsky V. A. Caratteristiche psicologiche dell'età di un adolescente, M., 1970.

10. Levy V. Figlio fuori standard. - S. Pb: Pietro, 1993

11. Likhachev B. T. Pedagogia. Corso di lezioni: Proc. indennità per studenti ped. manuale Istituzioni e studenti di IPK e FPC. – M.: Prometeo, Yurayt, 1998. – 464 pag.

12. Makarenko AS Libro per i genitori - M.: Lenizdat, 1981 - 319 p.

13. Medvedeva I., Shishova G. In difesa della lode // Famiglia e scuola, 1993, n. 8 - p. 14 - 17.

14. Mukhina VS Psicologia dello sviluppo: un libro di testo per studenti universitari - M.: Academy - 432 p.

15. Nemov RS Psicologia: Proc. per stallone. più alto testa: In 3 libri. - 4a ed. – M.: Umanità. ed. centro VLADOS, 2002.-688 p.

16. Obukhova L.F. Psicologia dello sviluppo infantile: libro di testo - M.: Rospedagenstvo, 1996 - 374 p.

17. Formare i futuri insegnanti nell'abilità educativa / ed. OPERAZIONE. Kozlova - Rostov sul Don, 1981 - 153 p.

18. Ostrovskaya L.F. È necessario punire i bambini - M.: Education, 1967 - 168 p.

19. Pedagogia. Esercitazione per gli studenti delle università pedagogiche e dei collegi pedagogici. Seconda edizione. ed. PI. piccino. M.: Agenzia Pedagogica Russa, 1996. - 604 p.

20. Pedagogia: Proc. indennità per gli studenti. più alto ped. manuale istituzioni / V.A. Slastenin, I.F. Isaev, E.N. Shiyanov: Sotto. ed. VA Slastenina. - M.: Centro Editoriale "Accademia", 2002. - 576 p.

21. Tecnologia pedagogica: impatto pedagogico nel processo di educazione di uno studente / Compilato da: N.E. Shchurkova - M.: Istituto di studi avanzati degli educatori di Mosca. 1992 - 88 pag.

22. Idee pedagogiche di K.D. Ushinsky - M.: La conoscenza, 1971 - 80 p.

23. Dizionario psicologico. ed. Zinchenko V.P., Meshcheryakova BG, 2a ed., - M.: Pedagogia-Progresso. 2001.

24. Psicologia: Proc. per. perno. più alto ped. manuale istituzioni: In 3 libri. - 4a ed. – M.: Umanità. ed. centro VLADOS, 2001. - Libro. 2: Psicologia dell'educazione. – 608 pag.

25. Rubinstein S. L. Fondamenti di psicologia generale, M., 1960.

26. Rydanov I. I. Sull'incoraggiamento e la punizione dei bambini in famiglia, M., 1980.

27. Selevko G.K. Tecnologie educative moderne: Libro di testo - M.: Istruzione pubblica, 1998 - 256 p.

28. Spivakovskaya AS Come essere genitori: sulla psicologia dell'amore dei genitori. - M. 1986.

29. Strubitsky V.V. Misure di incoraggiamento e punizione e metodologia della loro applicazione nell'educazione morale degli studenti, S., 1961.

30. Sukhomlinsky V.A. Informazioni sull'istruzione / Compilato e autore del saggio introduttivo S. Soloveichik - M .: Politizdat, 1986 - 270 p.

31. Ushinsky K. D. Opere selezionate in 2 volumi, M., 1952-1953.

32. Fromm Allan ABC per i genitori / Tradotto da I.G. Costantinova - L.: Lenizdat, 1991 - 313 pag.

33. Shchurkova NE Workshop sulla tecnologia pedagogica - M.: Pedagogical Society of Russia, 1988 - 250 p.


Domanda n. 1

Questionario n. 1 (per studenti)

1. Sei spesso punito?

Di tanto in tanto

2. Come vieni punito più spesso?

Commento

Rimprovero

Limitazione

punizione fisica

3. Sei stato punito in modo equo?

4. Dopo la punizione, cerchi di correggere il tuo errore?

5. La punizione corrisponde sempre al fatto?

Mai

6. Quando vieni punito, hai paura:

La punizione stessa

Che l'insegnante (genitore) sarà sconvolto

7. Come reagisci alla punizione?

8. È possibile rifiutare la punizione?

9. Sei spesso incoraggiato?

Di tanto in tanto

10. Quanto spesso vieni premiato:

Lode

Regalo

segni

OK

11. Sei stato ricompensato in modo equo:

12. La ricompensa è sempre coerente con l'atto:

Mai

13. Sei sinceramente incoraggiato:

Applicazione №2

Questionario per gli insegnanti

1. Quante volte punisci gli studenti:

Di tanto in tanto

2. Con quale frequenza incoraggi gli studenti a:

Di tanto in tanto

3. Come punisci più spesso:

Commento

Rimprovero

Limitazione

punizione fisica

4. Quanto spesso incoraggi:

Lode

Regalo

segni

OK

5. Punire e incoraggiare equamente gli studenti:

6. Per quale scopo usi i metodi di ricompensa e punizione:

Mettere le cose in ordine

Correzioni del comportamento

Indicazioni dei tratti di personalità stabiliti

Formazione di un'adeguata autostima

7. Pensi di raggiungere il tuo obiettivo?

8. Tu e i tuoi genitori siete d'accordo su ricompense e punizioni?

9. Pensi che sia possibile rifiutare le punizioni?

Applicazione №3

Scala "Efficacia dello stile pedagogico" N. A. Aminova, N. I. Shelikhova Questionario "Stili di influenze pedagogiche"

Dichiarazioni Grado
1 Penso che sia meglio elogiare troppo uno studente che sottovalutarlo.
2 Lodo gli studenti in base alla situazione.
3 Accompagno sempre il mio incoraggiamento con una spiegazione dettagliata di ciò che è esattamente degno di lode.
4 Lo sto facendo (spiegazione) in termini generali.
5 Mostro sempre la massima attenzione al successo dei miei studenti, ignorando le loro carenze nel lavoro.
6 Prima di tutto, prendo sempre attenzione alle carenze nel lavoro degli studenti, noto con moderazione i loro successi.
7 Incoraggio costantemente gli sforzi degli studenti nella risoluzione dei problemi educativi.
8 Prendo atto della partecipazione al lavoro in generale.
9 Ritengo importante sottolineare il significato dei risultati raggiunti da ciascuno studente.
10 Trovo importante tenere sempre informati i miei studenti sui loro progressi.
11 Confronto costantemente i risultati passati e presenti dei miei studenti.
12 Guido gli studenti a confrontare i loro risultati con i risultati di altri (alla competizione).
13 Ritengo giusto esagerare il significato dei risultati raggiunti dagli studenti per stimolarli.
14 Ritengo sbagliato esagerare il significato dei risultati raggiunti dagli studenti, poiché ciò li scoraggia solo.
15 La misura dell'incoraggiamento per un dato studente dovrebbe essere determinata dal grado della sua diligenza.
16 La misura dell'incoraggiamento per lo studente dovrebbe essere determinata dalle sue capacità.
17 Associo sempre ciò che uno studente ha raggiunto con la sua diligenza.
18 Collego il risultato raggiunto dallo studente con le sue capacità.
19 I miei studenti sono felici di portare a termine il compito, perché a loro piace il processo di lavoro.
20 I miei studenti cercano di svolgere meglio il compito per ottenere la mia lode, ricompensa, vincere la competizione.
21 Sottolineo costantemente agli studenti che la loro capacità di migliorare il proprio rendimento scolastico dipende dalla loro disponibilità ad apprendere secondo le proprie capacità.
22 Attiro l'attenzione degli studenti sul fatto che il loro successo scolastico dipende dai miei sforzi per ottenere buoni risultati.
23 Mi concentro sempre sull'impostazione di nuovi compiti per gli studenti e non sul controllo di ciò che hanno imparato.
24 Controlla costantemente il processo lavoro indipendente studenti, impedendo loro di essere distratti dal lavoro.

Domanda n. 4

1. Quanto conosci tuo figlio?

Non proprio
Male

2. Quanta attenzione dedichi alla crescita di tuo figlio?
Tutto il giorno
5-6 ore al giorno
1-2 ore al giorno
3. Lodi spesso tuo figlio per i suoi progressi?
È sempre
Qualche volta
Mai

4. Come incoraggi tuo figlio?
Rallegrati con lui per il suo successo
Cercate di organizzare insieme le attività del tempo libero
Solo lodi
Compra cose costose, regali, dai soldi

5. Come disciplinate vostro figlio?
Con tutto il tuo aspetto, dimostri di essere arrabbiato, non parlargli
Rimproveralo, urlagli contro, a volte chiamalo persino per soprannomi
Non è consentito guardare la TV, giocare a giochi per computer, ecc.
Punire con il lavoro
Non ti è permesso camminare, chattare con gli amici
Applicare forza fisica (schiaffi e talvolta una cintura)

Ti è piaciuto l'articolo? Condividere con gli amici!
questo articolo è stato utile?
Non
Grazie per il tuo feedback!
Qualcosa è andato storto e il tuo voto non è stato conteggiato.
Grazie. Il vostro messaggio è stato inviato
Hai trovato un errore nel testo?
Selezionalo, clicca Ctrl+Invio e lo sistemeremo!